Documentario – Impresa e genius loci: oltre l’orrore del sisma”

Nei territori terremotati è in crisi il senso d’identità delle comunità delocalizzate. Le passeggiate patrimoniali nei centri storici del 7 ottobre hanno dato la parola ai testimoni degli antichi mestieri che li animavano, nello spirito della Convenzione di Faro del Consiglio d’Europa sul valore sociale del patrimonio culturale. Manufatti storici ed il loro valore d’uso sono indistricabili, vanno compresi e raccontati attraverso l’esperienza dei testimoni, eredi di tradizioni, mestieri e tecniche che danno senso a quei luoghi. Un racconto plurale capace di tenere assieme passione e cultura, arte e mercato, produzione e turismo, innovazione e tradizione. Il 7 ottobre 2018 si sono svolte due passeggiate patrimoniali dal titolo “Impresa e genius loci: la tradizione del fare unisce le comunità per superare l’orrore del sisma”, sono state un successo di partecipazione, non nel numero contingentato per motivi di sicurezza, ma per essere riusciti a stabilire un ponte tra cittadini e luoghi così disastrati, dove la comunità locale fatica a riconoscersi. Il centro storico di Visso è zona rossa, dunque interamente chiuso sia per i visitatori che per i cittadini. Le visite di questi ultimi sono consentite ovviamente, ma il lutto rende tutto più difficile. Ebbene: nella nostra passeggiata cinque residenti sono rientrati per la prima volta dopo due anni nel centro storico, ed hanno condiviso il dolore e la speranza assieme ai partecipanti. A San Ginesio il centro storico è solo parzialmente inaccessibile, ma la passeggiata è stata l’occasione per ascoltare testimoni della vita di paese cambiata, e di artigiani che continuano ad investire nel suo futuro vivace, come un tempo. Il documentario racconta questa esperienza toccante e significativa. Per proteggere questo patrimonio di testimonianze ancora vive, siamo di fronte ad una sfida titanica, anche contro il tempo, per le amministrazoni coinvolte ma che le comunità locali meritano ed incoraggiano. Una sfida che possa arricchire del senso della storia vissuta l’agognato rientro, se pur lontano nel tempo. Si tratta di coinvolgere gli altri borghi terremotati, assieme alle altre associazioni locali, e avviare con le istituzioni un censimento/archivio della memoria in ciascuno degli 84 borghi delle Marche colpiti dal terremoto, e magari anche in tutti i 146 borghi di Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria. La Convenzione di Faro attribuisce la responsabilità collettiva a cittadini ed istituzioni nella salvaguardia e gestione del patrimonio culturale e promuove delle passeggiate patrimoniali con i testimoni del suo valore d’uso, per dare voce e impulso a processi di gestione partecipata del patrimonio culturale materiale e immateriale. Testimoni passeggiata di Visso sono stati: Marco Antonini, veterinario; Elio Aureli custode del museo civico; Samuele Calabrò, norcino; Francesco Flammini, pasticciere; Enrico Franconi, appassionato di storia locale; Bruno Galletti, allenatore; Pietro Venanzoni e Vittorio Sansoni, falegnami. Passeggiata di San Ginesio: Alberto Baleani, produttore di vini; Franco Ferroni, centro di educazione ambientale WWF, Dave Henriksen, portavoce dei residenti inglesi; Luca Incicco, gelataio; Mario Guglielmi, tabaccaio; Giovanni Petrelli, priore Confraternita del Sacro Cuore di Gesù; Pepe Ragoni, esperta di storia locale; Giorgio Sancricca, preside.

Regia del documentario: Mattia Muccichini e Francesco Calzolaio
Assistente di produzione: Rachele Marconi

Prodotto da Venti di Cultura e Faro Cratere

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