#iziTRAVELSicilia

Il progetto partecipativo noto come #iziTRAVELSicilia è stato lanciato da Elisa Bonacini nel maggio 2016 sulla piattaforma izi.TRAVEL (https://izi.travel/it), grazie al finanziamento da parte della stessa multinazionale di un assegno di ricerca annuale presso l’Università di Catania, ultimatosi nel maggio 2017 ma condotto ugualmente avanti come un processo partecipativo dal basso, al punto da essere stato riconosciuto dalla Commissione Cultura della Unione Europea come una buona pratica.

Il progetto ha utilizzato la piattaforma web globale izi.TRAVEL, che consente all’utenza globale di scoprire i luoghi e le loro storie attraverso il web e una specifica applicazione. Orientata alla democratizzazione e alla promozione della cultura e dei territori attraverso lo storytelling e gli user generated contents (UGC), izi.TRAVEL è una piattaforma aperta, globale e gratuita, accessibile in modalità multilingue e disponibile come applicazione per qualsiasi mobile devices su App Store, Google Play e Windows Phone Store.

Con + 4 milioni di download della app, + 12.500 open city tours, + 2.500 audioguide di musei in + 2.500 città e una diffusione in + 100 paesi nel mondo, con una copertura di ben 60 lingue e una crescita progressiva annuale del 100%, izi.TRAVEL è diventata la piattaforma bottom-up più popolare per la creazione gratuita di audioguide museali e di audiotour nel mondo.

Questo successo è certamente dettato dalla sua gratuità, sia dal lato del produttore di contenuti che dal lato dell’utente che ne fruisce, ma anche dalla possibilità lasciata alla creatività, allo storytelling e ai processi partecipativi che può innescare (il progetto che si presenta in questa sede ne è proprio un esempio).

REPUBBLICA Video izitravelpalermo / Presentazione del progetto su izi.TRAVEL a novembre 2016.

Per queste attività legate alla promozione del patrimonio culturale siciliano Elisa Bonacini è stata insignita del “Premio Donna del Mediterraneo” per il settore Innovazione (2018) e del “Premio Paladini della Cultura” (2019) ed ha partecipato a tavole rotonde e convegni su scala nazionale e internazionale. Il valore del processo partecipativo del progetto #iziTRAVELSicilia è stato riconosciuto anche dalla rete nazionale DiCultHer e da parte della Commissione Cultura dell’Unione Europea.

RISULTATI RAGGIUNTI

Il progetto #iziTRAVELSicilia viene già presentato presso convegni nazionali e internazionali come una vera e propria best practice di processo partecipativo in grado di attivare un’azione culturale socialmente e culturalmente sostenibile e come una implementazione concreta di pratiche e politiche partecipative, che ha già consentito di centrare numerosi obiettivi.

La piattaforma ha già avuto un forte impatto sociale, coinvolgendo oltre 4000 persone, soprattutto nell’aspetto partecipativo delle nuove generazioni (studenti di ogni ordine e grado divenuti digital storyteller) e nel rapporto di conoscenza e di appartenenza con il proprio patrimonio e il proprio territorio.

Finora sono state pubblicate sulla piattaforma un totale di +300 guide e +3000 attrazioni turistico-culturali, quasi esclusivamente in italiano, i cui contenuti sono stati visualizzati già oltre 2.000.000 di volte.

Punti di interesse a sinistra – audioguide realizzate a destra

OBIETTIVI DEL PROGETTO

  • colmare il gap della comunicazione e valorizzazione digitale del patrimonio culturale della Sicilia;
  • promuovere il patrimonio culturale attraverso un unico brand riconosciuto;
  • promuovere strategie unificate e coordinate di promozione culturale e turistica a tutti i livelli, creando una “rete” di storyteller, basandosi sul concetto di “comunità di eredità” già espressa nella Convenzione di Faro ;
  • promuovere il patrimonio culturale siciliano senza distinzione di proprietà (regionale, diocesana, civica, privata etc.) ma abbracciando il concetto di “patrimonio comune”;
  • favorire forme di visibilità integrata del patrimonio culturale disseminato;
  • produrre forme di crowdsourcing culturale;
  • democratizzare il linguaggio della comunicazione culturale;
  • favorire un approccio comunicativo basato sullo storytelling diretto ed esperenziale, sfruttandone il valore aggiunto emozionale;
  • creare e dare valore alle esperienze culturali ed emozionali consentendo agli utenti, attraverso espedienti narrativi, di costruire una propria “esperienza umana” nella comprensione del patrimonio culturale e del processo storico-sociale che lo ha governato;
  • promuovere il patrimonio culturale secondo i criteri di qualità, autorialità e affidabilità dei contenuti e delle informazioni;
  • disseminare il patrimonio culturale siciliano attraverso piattaforme globali e strumenti digitali in mobilità;
  • promuovere l’accessibilità del patrimonio culturale siciliano in modalità digitale;
  • dotare i musei e le istituzioni locali di strumenti di divulgazione digitale online e in situ anche in modalità remota, senza connessione wi-fi;
  • favorire la disseminazione indiretta del patrimonio culturale grazie alla modalità di cross-linking attivabile dalla piattaforma di gestione dei contenuti (CMS);
  • favorire la creazione di strumenti di comunicazione che possano essere sfruttati anche nella pianificazione (fase pre-visita) e nell’approfondimento successivo alla visita (fase post-visita);
  • creare collezioni digitali del patrimonio culturale;
  • unificare su un’unica piattaforma le risorse digitali già esistenti (virtual tour, siti web museali, cataloghi multimediali, ricostruzioni virtuali, video promozionali etc.) favorendo forme di “riuso digitale” di risorse variamente presenti sul web e spesso di difficile reperibilità;
  • favorire forme di riuso digitali di risorse scientifiche e/o divulgative cartacee esistenti e poco diffuse (brochure, pieghevoli, pubblicazioni, etc.);
  • avvicinare le comunità locali, soprattutto gli studenti di ogni ordine e grado, al patrimonio culturale e creare in loro senso di appartenenza;
  • favorire gli aspetti di co-creazione di contenuti culturali digitali nelle nuove generazioni;
  • favorire processi di inclusione culturale;
  • geolocalizzare risorse culturali, anche di non facile individuazione;
  • promuovere il territorio in maniera stratificata e differenziata (tour di città tematici, miti, culti e tradizioni popolari, enogastronomia).

PARTNER DEL PROGETTO

Il progetto #iziTRAVELSicilia vanta già un grande parterre di partner, dalle istituzioni regionali e civiche alle Associazioni culturali, attivato dalla scrivente, fra cui:

  • Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana (fino a luglio 2017), con uffici periferici, musei, soprintendenze, parchi
  • Assessorato regionale del Turismo e dello Spettacolo, con la redazione di Visit Sicily e gli uffici turistici locali
  • UNPLI SICILIA (Unione Nazionale Pro Loco e Servizio Civile Nazionale)
  • Fondazione UNESCO Sicilia
  • Università di Catania, con il Dipartimento di Scienze Umanistiche, quello di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali e il CUTGANA – Centro Universitario per la tutela e gestione degli ambienti naturali e degli agro-ecosistemi
  • Università di Palermo, con il Master in Economia e Management dei Beni Culturali
  • Sistema Museale d’Ateneo di Palermo
  • Accademia di belle arti e design “Abadir” di Catania
  • IRPAIS – Istituto di Ricerca e Promozione Aree Interne della Sicilia
  • Istituti Comprensivi e Scuole di ogni ordine e grado in tutte le province
  • Rete museale e naturale Belicina
  • Rete museale della cultura iblea
  • Rete museale, culturale e ambientale del Centro Sicilia
  • Rete dei musei etnografici della provincia di Messina
  • Ecomuseo 5 Sensi di Sciacca
  • Ecomuseo “Petra D’Asgotto” di Nicosia
  • Città metropolitana di Catania
  • Città metropolitana di Palermo
  • Comuni (Castell’Umberto, Campobello di Mazara, Contessa Entellina, Gibellina, Menfi, Nicosia, Ravanusa, Salemi, Sambuca)
  • Diocesi di Catania
  • Musei Diocesani di Catania e Caltanissetta
  • Musei Civici di Catania, di Canicattini Bagni, di Caltavuturo e di Castelbuono
  • Associazioni culturali fra cui SiciliAntica, Archeoclub e Club UNESCO

PROGETTI CONDOTTI CON ISTITUZIONI SCOLASTICHE

Sin dall’inizio questo progetto è stato trasformato in un processo partecipativo, i cui protagonisti sono stati oltre 4.000 persone, diventate storytellers del proprio patrimonio, senza distinzione di ruoli o di età. Tutti sono diventati ugualmente protagonisti di questo racconto corale, dagli studenti di ogni ordine e grado fino agli stessi direttori dei musei. Molti di loro non hanno solo, banalmente, prestato la propria voce alla narrazione, ma si sono improvvisati creatori di contenuti digitali, come foto originali, video e audio.

La prima comunità di eredità coinvolta in questo progetto su scala regionale è stata quella degli studenti, di ogni ordine e grado: un processo che, partendo dai più piccoli fino agli studenti di Master o di Dottorato, li ha visti partecipi tutti col medesimo entusiasmo e la medesima serietà nello svolgere il ruolo di “testimonial” del patrimonio. Insieme a loro hanno collaborato le comunità di eredità dei docenti delle Scuole, così come i Tutor Aziendali di ASL (Alternanza Scuola Lavoro), personale interno a Musei o lo staff stesso dei musei coinvolti in laboratori didattici o in lavori di tesi.

Numerose audioguide sono state prodotte da Scuole Superiori, nell’ambito di progetti di ASL, condotti dalla scrivente in collaborazione con le autorità locali (Comuni, Associazioni, Musei ecc.). Dopo i workshops di formazione, nel quale è stato presentato sia il progetto sulla piattaforma izi.TRAVEL che il suo Content Management System (CMS), gli studenti di numerose scuole siciliane hanno contribuito alla valorizzazione digitale e alla promozione del loro patrimonio culturale. Il successo di questi progetti scolastici è stato tale che l’intenzione di molti dirigenti scolastici e docenti coinvolti è quella di proseguire l’esperienza con le successive annualità di ASL o con progetti PON legati alla Scuola Digitale, sia implementando le audioguide già edite di nuovi contenuti o di traduzioni nelle altre lingue, che pubblicandone di nuove.

L’esperienza digitale è stata, per tutti gli studenti, la “scusa” non solo per prendere confidenza con lo strumento digitale messo a disposizione, aumentando le proprie digital skills, ma soprattutto per creare senso di appartenenza, conoscendo approfonditamente il proprio patrimonio e le proprie tradizioni e diventarne divulgatori digitali.

In alcuni casi, gli studenti hanno espresso così tanto la propria creatività da produrre veri e propri minidocumentari, manifestando un “piglio da Alberto Angela”, quasi veri e propri documentaristi.