Poveglia: l’isola che c’è

L’isola di Poveglia è stata messa in vendita. Un gruppo di veneziano ha subito sentito questa vendita come una ferita e ha dato vita ad una associazione che ha lo scopo di raccogliere fondi sufficienti per partecipare all’asta pubblica. E’ del tutto paradossale che un bene già pubblico debba essere acquistato per evitare che divenga l’ennesimo albergo e sia così precluso alla cittadinanza. La cosa è nata quasi come una provocazione un po’ utopica, ma l’iniziativa ha raccolto in pochi giorni moltissime adesioni, anche da altri paesi, e il progetto si è velocemente concretizzato.

Questo è un esempio di come Venezia si sta velocemente trasformando in un eccezionale laboratorio di idee e iniziative che ruotano attorno al tema dei beni comuni e della qualità della vita. Non è un caso perché il modello della monocultura turistica sta semplicemente distruggendo la città ed è vicino – se non lo ha già superato – al punto di non ritorno che porterà la città ad essere contemporaneamente sovraccarica di persone e priva di abitanti.

Che i veneziani si stiano svegliando dall’incantamento autodistruttivo che li ha dominati negli ultimi vent’anni?

I due video seguenti illustrano il progetto (il primo) e le motivazioni che hanno favorito la grandissima partecipazione al progetto(il secondo):

Sono quattro i punti fondanti irrinunciabili del progetto;  la sua “carta costituzionale” (dal sito dell’associazione Poveglia per tutti):

  1. La parte verde dell’isola sarà dedicata a parco pubblico liberamente accessibile e gratuito, e ad orti urbani.
  2. La parte edificata dell’isola, che può produrre utili -le cui caratteristiche e limiti etici decideremo insieme, in coerenza con questi punti fondanti- servirà a ripagare i costi di gestione della parte pubblica.
  3. La gestione dell’isola sarà no-profit ed eco-sostenibile. Tutti gli utili saranno quindi reinvestiti sull’isola stessa.
  4. Qualora dovessimo vincere l’asta, la quota sottoscritta darà diritto a partecipare equamente alle decisioni sulle sorti di Poveglia ma non è, e non sarà da intendersi in futuro, come forma di partecipazione agli utili, né quota azionaria, né fonte di privilegio alcuno per nessun associato.

Links ai siti dell’associazione:
http://www.message-in-a-bottle.org/
http://www.facebook.com/povegliapertutti/

Breve storia dell’isola
Foto dell’isola (Flickr)

 

Un pensiero su “Poveglia: l’isola che c’è

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