Le Convenzioni UNESCO con cui si può cercare la relazione sono la Convenzione del 1972 sul patrimonio culturale e naturale mondiale, e soprattutto la Convenzione del 2003 sulla salvaguardia del patrimonio culturale intangibile.
Per la prima il rapporto sembrerebbe non esistere né sul piano orizzontale (la Convenzione UNESCO si occupa solo di patrimonio culturale immobile), né tantomeno su quello verticale, dal momento che la Convenzione UNESCO si riferisce solo al patrimonio di speciale (outstanding) valore. Tuttavia dagli anni ’90 la Convenzione prevede anche la categoria dei paesaggi culturali, e questo crea in certa misura forme di intreccio comprendendo la CF tutti gli aspetti ambientali derivanti dall’interazione “tra le persone e i luoghi”.
Più complesso e articolato è il rapporto tra CF e Convenzione del 2003; questo confronto richiede il confronto, per un verso, tra due nozioni di comunità non coincidenti ( e quindi se ne parlerà nella parte terza) per altro verso, per quanto riguarda l’oggetto, la CF utilizza l’espressione “risorse” che è affatto assente dalla Convenzione UNESCO del 2003 e che significa anche una certa attenzione verso i profili economici. Un elemento di vicinanza tra la CF e la Convenzione del 2003 consiste invece nel fatto che le espressioni culturali intangibili comprendono spesso anche oggetti materiali, e quindi il campo di applicazione oggettivo delle due è molto più vicino di quanto avvenga nel caso del raffronto tra CF e Convenzione del 1972.