PASSEGGIATA PATRIMONIALE FARO VENEZIA
SABATO 10 OTTOBRE
VISTO SI STAMPI
da Manuzio ad oggi: la carta a Venezia
Faro Venezia propone una passeggiata patrimoniale Sabato 10 ottobre 2015 per scoprire i tesori veneziani “nero su bianco” : la carta ritrovata, conservata, rinnovata, restaurata, fabbricata e stampata. I caratteri mobili, resi preziosi dall’editore Manuzio, fino ad oggi quando la stampa è inghiottita nei meandri della rete.
Cosa e quanto rimane a Venezia? Dalle pubblicazioni più antiche fino al prestigio di una casa editrice in laguna, attraverso l’impalpabile carta. Testimone d’eccezione, Mario Infelise, Storico del libro, nonché appassionato collezionista, che ci accompagnerà con racconti e aneddoti in tema.
9.15 INCONTRO in Campo San Francesco della Vigna.
9.30 San Francesco della Vigna: Padre Rino ci introduce nella biblioteca e nell’archivio tra tomi restaurati e da restaurare.
10.40 Marco Polo Libreria cosa vuol dire rimanere librai a Venezia (sosta da confermare)
11.30 Atelier Tintoretto: come si fa materialmente un foglio di carta e da dove arriva
12.40 Marsilio Editore: Stefano Bonetti ci fa entrare nel labirinto della pubblicazione dove i caratteri mobili sembrano immobili dentro il computer, ma continuano a volare.
13.30 Termine della passeggiata.
Si raccomandano scarpe comode, puntualità, e un biglietto per il vaporetto.
Per motivi organizzativi la passeggiata è aperta a 25 persone al massimo.
E’ richiesta la prenotazione.
Per info o prenotazioni:
Manuela Cattaneo della Volta: mancdv@gmail.com
o Flavia Antonini: anto_flav@libero.it
Era una ventosa mattina di ottobre. Dopo aver rischiato di rimanere bloccati in motoscafo perché il marinaio era rimasto incastrato nella cabina del pilota, Adriano ed io abbiamo raggiunto San Francesco della Vigna dove, riparati dal corridoio che porta ad uno dei meravigliosi chiostri, abbiamo incominciato ad avvistare qualche partecipante, come noi in anticipo.Padre Rino si è manifestato anche lui molto presto, illuminandoci con la sua presenza carica di energia, entusiasmo ed amore per la sua missione. Abbiamo trascorso meno di un’ora nella “sua” biblioteca, abbiamo ascoltato la storia dei frati della vigna e ammirato magnifiche edizioni aldine.
Qui si fa un salto nel tempo, tra queste mura antiche e tra questi scaffali ultra moderni, siamo come proiettati in un’altra dimensione.Tappa successiva: libreria Marco Polo, un piccolo miracolo di imprenditoria controcorrente che attua scelte audaci ma allo stesso tempo vincenti. Facciamo i complimenti al nostro gentile interlocutore per la nuova impresa di Campo S.ta Margherita e ci facciamo raccontare dei ‘freschi libreschi’, quelle letture che si fanno in barca, tra le barche, una di quelle attività che possiamo fare solo noi, a Venezia. Ci regala il suo tempo e, de sora via, ci offre in omaggio un libriccino: che cosa vogliamo di più?
Il percorso fino alla prossima esperienza mi porta ad avvicinare qualcuna delle partecipanti. Sono donne molto interessanti e, soprattutto, molto innamorate di Venezia. Come me, come voi. Arriviamo all’atelier del Tintoretto dove assistiamo a un simpatico teatrino tra lo studioso e l’artista; vengo colpita dalla figura e dalle parole di Roberto, spirito folletto, protettore della stampa artigianale e dei libri. Cito a memoria: “dopo che voi lo avete preso tra le mani quel libro non è più lo stesso ma avendo assorbito il vostro calore, si è trasformato”.
E via, attraverso il Ghetto, attraverso la storia e le pietre di Venezia, adesso immersi tra la folla che non vogliamo vedere, da cui non vogliamo farci sfiorare, Stiamo vivendo una esperienza di ‘vita parallela’, siamo a Venezia ma non la vediamo, questa non è la Venezia che stiamo visitando questa mattina. Coprite di edera quell’orrendo blocco grigio! Imbiancate la pietra tombale della fermata del tram……attraversiamo di corsa e invisibili Piazzale Roma e raggiungiamo l’editore moderno che ci mostra come con pochi click si possa scrivere, correggere e stampare una copia delle prime pagine della Bibbia di Gutenberg. Meraviglia!
La passeggiata termina qui; troppo facile scrivere che difficilmente avrà un termine nella nostra memoria. Grazie Venezia! Grazie appassionati conservatori! Grazie alla nuova tecnologia! Grazie ai partecipanti che hanno seguito così attentamente le esperienze proposte. beni materiali, i libri, beni immateriali: la conoscenza e l’amore.
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