Il Consiglio d’Europa (CoE) e’ l’organizzazione internazionale governativa fondata il 5 maggio 1949 a Strasburgo che include oggi 47 Stati membri distribuiti nell’area geografica europea, ampiamente intesa, (coinvolgendo oltre 800 milione di abitanti) e di cui sono parte i 27 Stati dell’Unione Europea. Partecipano ai lavori del CoE con lo stato di osservatori anche Canada, Giappone, Israele, Messico, Santa Sede, Stati Uniti.
Statutariamente il CoE è chiamato a promuovere il rispetto e l’attuazione delle misure che garantiscano i diritti umani, lo stato di diritto e la presenza di assetti democratici all’interno degli Stati membri. Nello specifico, esso promuove il contrasto alla discriminazione e al razzismo, a trattamenti disumani e degradanti e alla tortura, ai discorsi su e di odio in internet e social media, promuove la libertà di espressione e dei media, la libertà di riunione, l’uguaglianza e la protezione delle minoranze, dei diritti dei bambini, l’uguaglianza di genere, l’educazione ai diritti umani e alla democrazia, partecipa alla osservazione elettorale internazionale, promuove la difesa delle diversità culturali. Il Consiglio d’Europa aiuta gli Stati membri a combattere la corruzione e il terrorismo e a intraprendere le riforme giudiziarie necessarie. Il suo gruppo di esperti di diritto costituzionale, conosciuto come la Commissione di Venezia, offre consulenza legale ai paesi di tutto il mondo.
L’Organizzazione persegue questi obiettivi mediante, tra l’altro, l’adozione di trattati internazionali rispetto ai quali gli Stati ratificanti si impegnano a tradurre in legislazioni e regolamentazioni interne gli obblighi che da quei trattati discendono. Tra le prime e forse più conosciute Convenzioni vi è la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, la cui osservanza sul piano giurisdizionale è assicurata dalla Corte europea dei diritti umani. Ma già nel 1954, con la adozione della Convenzione culturale europea, il CoE si è attivato in materia culturale, mediante una azione di natura eminentemente programmatica e di accompagnamento delle azioni dei Paesi membri, per poi articolarsi nel tempo attraverso l’elaborazione di politiche d’indirizzo e l’adozione di convenzioni internazionali piu’ specifiche. Allo stato le Convenzioni in materia culturale, oltre quella ora indicata, sono 7:Convenzione europea per la protezione del patrimonio archeologico (adottata nel 1963, riveduta nel 1992);Convenzione europea sulle infrazioni coinvolgenti i beni culturali (1985);Convenzione per la salvaguardia del patrimonio architettonico dell’Europa (1985);Convenzione europea sul Paesaggio (2000);Convenzione europea relativa alla protezione del patrimonio audiovisivo (2001);Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società(2005);Convenzione del Consiglio d’Europa sulle infrazioni coinvolgenti i beni culturali(2017, non ancora entrata in vigore sul piano internazionale).
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“Testo redatto a cura dell’ Associazione Faro Venezia
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