Ripartiamo dall’Arsenale

Uno dei temi chiave a della Convenzione di Faro è la la richiesta di partecipazione attiva della cittadinanza alla gestione del patrimonio. Questo non significa fare i volontari che lavorano gratis. Significa partecipare alle decisioni rilevanti con un ruolo politico formalmente riconosciuto.

Come forse alcuni di voi sanno, a Venezia qualunque forma di collaborazione o anche solo di dialogo tra Comunità Patrimoniali e amministrazione è sempre stata difficile ma con il sindaco Brugnaro è diventata impossibile. Le considera “senza potere”, formate da poveri illusi che non capiscono i rapporti di forza e quindi irrilevanti.

Leggi o scarica il MANIFESTO DEL Forum Futuro Arsenale

In questi giorni il Comune deciderà di cedere parti importanti dell’Arsenale alla Biennale, naturalmente senza consultare nessuno e ignorando completamente tutte le proposte di valorizzazione presentate dalle Comunità Patrimoniali, prima fra tutte il Forum Futuro Arsenale. Le aree che saranno cedute sono quelle in verde nella mappa seguente.

La questione dell’Arsenale è complessa e impossibile da riassumere qui, ma almeno due cose vanno notate. La prima è che il sindaco ha abolito l’assessorato alla cultura. Cosa inverosimile in una città come Venezia, ma è così: non abbiamo un assessore alla cultura da sette anni. La seconda è che la Biennale non è una istituzione amata in città. Naturalmente nessuno nega la sua importanza sul piano culturale è come attrattore per un turismo qualificato. Però non ha alcun rapporto con la vita cittadina. E’ un corpo alieno che fa le sue cose rivolte al mondo intero ma ignora la città che la ospita e tende a “mangiarsi” tutti gli spazi disponibili sottraendoli agli abitanti e tenendoli chiusi per sei mesi all’anno.

Detto questo, ora a Venezia sta accadendo una cosa mai successa prima: praticamente TUTTE le organizzazioni della società civile si sono compattate per protestare contro la cessione alla Biennale degli spazi dell’Arsenale di proprietà del Comune. Questa decisione ha assunto subito il significato di una rinuncia, di un lavarsene le mani, di una clamorosa mancanza di idee e incapacità di comprendere il valore di un bene che in qualunque altro paese europeo sarebbe al centro dell’attenzione.

Unica cosa buona di questa brutta storia è che ora abbiamo un elenco completo di tutte le Comunità Patrimoniali cittadine e delle altre organizzazioni di cittadinanza attiva che sono attente al nostro patrimonio culturale. Lo trovate in fondo al Manifesto, scaricabile da inzio pagina. Potrebbe nascerne qualcosa.

Link al sito del Forum Futuro Arsenale

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