La riunione della Rete Faro Italia si è tenuta a L’Aquila e online dal 24 al 26 ottobre 2025. È stata organizzata in collaborazione con la Direzione della Cultura del Consiglio d’Europa e la sede aquilana del CNR ITC. Venerdì 24 ottobre 2025 si è svolto l’incontro “Reti di Comunità Patrimoniali Europee: esperienze a confronto” con una tavola rotonda su “Il patrimonio culturale immateriale e la Convenzione di Faro“.
L’oggetto di questo articolo è rendere conto dell’organizzazione della rete francofona di Faro, collegando i principi della Convenzione di Faro con l’organizzazione della rete.

Contesto della rete francofona di Faro
La rete francofona di Faro si sviluppa in un contesto particolare che la distingue dalle altre reti europee. A differenza della rete italiana che ha beneficiato al suo lancio del sostegno di un ufficio del Consiglio d’Europa, o della rete spagnola che può appoggiarsi al Ministero della Cultura, la rete francofona non dispone di queste risorse istituzionali.
Questa situazione si spiega con il fatto che la Francia non ha né firmato né ratificato la Convenzione di Faro, il che limita considerevolmente le possibilità di sostegno ufficiale. Beneficia per il suo lancio dell’appoggio del Consiglio d’Europa.
In questo contesto, la rete francofona ha sviluppato un approccio originale, fondato sull’autonomia, la cooperazione e l’impegno volontario dei suoi membri. Questa specificità ha plasmato la sua organizzazione e i suoi modi di funzionamento, privilegiando una struttura decentralizzata, cooperativa e informale.

Obiettivi della rete francofona
La rete francofona di Faro persegue diversi obiettivi complementari che mirano a promuovere e attuare i principi della Convenzione nello spazio francofono:
Una rete francofona aperta: La rete è uno spazio in lingua francese aperto a tutte le persone che parlano francese, senza restrizioni geografiche. Questa dimensione linguistica permette di riunire attori di diversi paesi e territori francofoni attorno alla Convenzione di Faro.
Sviluppo delle relazioni e cooperazioni: La rete contribuisce ad aumentare le opportunità di relazioni tra i suoi membri: cooperazioni concrete, incontri regolari, inviti incrociati tra le diverse persone. Questi scambi facilitano la circolazione di idee, esperienze, problematiche e pratiche.
Visibilità della Convenzione in Francia: Un obiettivo prioritario consiste nel rafforzare la visibilità della Convenzione di Faro in Francia. In assenza di ratifica ufficiale, è essenziale far conoscere i principi e le potenzialità di questa Convenzione presso le istituzioni, gli eletti e la società in generale.
Accesso alle risorse in francese: La rete facilita l’accesso alle risorse esistenti sull’interpretazione e l’applicazione della Convenzione di Faro in lingua francese: articoli scientifici, racconti di esperienze europee, contenuti pedagogici, tribune. Questa condivisione delle risorse permette a ciascun membro di dialogare più facilmente sui principi e le iniziative di Faro.
Trasmissione delle conoscenze e del know-how: La rete favorisce la trasmissione di conoscenze e know-how sull’interpretazione e l’applicazione della Convenzione di Faro. Ciò avviene attraverso formazioni, accompagnamenti personalizzati, nonché attraverso l’integrazione di Faro nei percorsi universitari.

Principi fondatori della rete
L’organizzazione della rete francofona si basa su principi che si ispirano alla Convenzione di Faro e strutturano un funzionamento voluto come democratico, aperto e cooperativo:
Decentralizzazione: La rete adotta una logica cooperativa con gruppi di lavoro autonomi e autoorganizzati. Questa decentralizzazione permette a ciascun gruppo di agire secondo le proprie problematiche specifiche rimanendo collegato all’insieme della rete. Non c’è un centro decisionale unico, ma una molteplicità di iniziative coordinate.
Apertura: La rete è aperta a persone fisiche e giuridiche di ogni natura: comunità patrimoniali, istituzioni culturali, universitari, eletti locali, artisti, imprese, reti nazionali. Questa diversità di attori arricchisce le prospettive e gli approcci al patrimonio culturale.
Auto-organizzazione: La rete funziona in modo informale. L’approccio di partecipazione è libero, volontario, contributivo e costruttivo. La rete si definisce essa stessa come uno spazio “senza potere, senza denaro, senza medaglie e senza privilegi”.
Cooperazione: Il piano d’azione annuale risulta dalla somma delle azioni individuali dei membri, dalle loro cooperazioni locali e dalle azioni collettive decise collettivamente durante l’incontro annuale della rete (approccio bottom-up).
Apprendimento collettivo: La rete funziona in una logica di scambio di conoscenze e know-how sull’applicazione e l’interpretazione della Convenzione di Faro. Ogni membro apporta le proprie conoscenze, problematiche ed esperienze, creando così un’intelligenza collettiva al servizio di tutti.
Solidarietà: La partecipazione delle comunità patrimoniali agli incontri della rete è sostenuta da fondi pubblici (spese di viaggio e alloggio). Questo principio di solidarietà garantisce che i vincoli finanziari non costituiscano un ostacolo alla partecipazione, in particolare per le comunità patrimoniali e gli attori associativi.

Processo di partecipazione
Il processo di adesione alla rete francofona di Faro riflette il suo carattere aperto e organico. Le persone possono partecipare alla rete a titolo personale o professionale, secondo i loro interessi e impegni. I membri sono definiti come coloro che partecipano attivamente alle azioni del Piano d’azione Faro.
Esistono due vie principali per unirsi alla rete:
- Su invito di un partecipante attuale in una logica di cooptazione con un accompagnamento iniziale.
- Di propria iniziativa, incontrando un membro della rete francofona di Faro durante un evento o un’attività, permettendo così un’inclusione in piena consapevolezza.
Questa flessibilità nel processo di adesione favorisce una crescita organica della rete, mantenendo al contempo una certa coesione grazie al legame personale con un membro esistente.

Composizione della rete
La rete francofona di Faro si caratterizza per la grande diversità dei suoi membri, riflettendo così la visione inclusiva della Convenzione. Questa diversità di persone arricchisce le prospettive e permette un approccio cooperativo.
Reti nazionali: Tra i membri figurano reti nazionali come l’Association des centres culturels de rencontre (ACCR) e la Fédération des associations de musiques et danses traditionnelles (FAMDT). Queste reti apportano una dimensione strutturale e permettono di raggiungere un gran numero di attori culturali.
Collettività territoriali: Collettività territoriali partecipano attivamente alla rete, in particolare la regione Nouvelle-Aquitaine, la città di Nantes, la metropoli di Rouen. Questi attori pubblici svolgono un ruolo essenziale nell’ancoraggio territoriale della Convenzione e nella sua legittimità istituzionale.
Cooperative: Cooperative come Les oiseaux de passage, Ekitour o Graines de Liberté apportano una dimensione imprenditoriale e sociale alla rete, dimostrando che i principi di Faro possono incarnarsi in modelli economici alternativi.
Membri individuali: Infine, la rete accoglie membri individuali: artisti, pensionati, giornalisti, studenti. Questa categoria illustra il carattere aperto della rete e la possibilità per qualsiasi persona di impegnarsi.

Organizzazione in gruppi di lavoro
Il funzionamento decentralizzato della rete si traduce nell’esistenza di diversi gruppi di lavoro tematici, ciascuno dei quali gode di autonomia nella propria organizzazione e nelle proprie attività. Questi gruppi costituiscono la parte operativa della rete e permettono un’azione concreta su diversi aspetti della Convenzione di Faro.
La rete ha definito un tema nazionale prioritario: le condizioni di esercizio della responsabilità patrimoniale condivisa tra comunità e istituzioni patrimoniali. Questa questione centrale esplora le modalità concrete di “responsabilità condivisa” del patrimonio. Ha come quadro di riferimento l’articolo 7 della Convenzione di Faro su “patrimonio culturale e dialogo”.
Gruppo universitario: Questo gruppo lavora sull’integrazione della Convenzione di Faro nei curricula universitari. L’obiettivo è condividere gli insegnamenti esistenti su Faro e rafforzare la formazione ai principi di Faro fin dalle formazioni iniziali.
Gruppo sulle regole di funzionamento: Questo gruppo riflette sulle modalità di organizzazione e governance della rete francofona di Faro.
Comitato di lettura del portale MODAL: Questo comitato contribuisce alla coerenza degli articoli proposti per la pubblicazione sul portale MODAL nonché alla qualità e pertinenza dei contenuti diffusi in relazione alla Convenzione di Faro.
Gruppo di organizzazione dell’incontro annuale: Questo gruppo si forma ogni anno per preparare l’incontro annuale della rete, momento privilegiato di scambi, decisioni collettive e consolidamento dei legami tra i membri.
Gruppo per l’appello nazionale alla ratifica: Questo gruppo conduce una campagna nazionale per incoraggiare la ratifica della Convenzione di Faro da parte della Francia. Ha già riunito 250 persone e organizzazioni attorno a una tribuna pubblicata nel 2024 in occasione delle JEP, testimoniando un ampio sostegno a questa iniziativa.

Coordinamento della rete
Il gruppo di coordinamento ha il compito di animare e coordinare la rete, rispettando al contempo il suo carattere decentralizzato e non gerarchico. La sua composizione e il suo funzionamento riflettono i principi democratici della rete.
Misto: Il gruppo di coordinamento è composto in modo paritario con due membri provenienti da comunità patrimoniali, due membri rappresentanti istituzioni locali e un rappresentante del Consiglio d’Europa. Questa composizione garantisce un equilibrio tra le diverse prospettive ed evita qualsiasi dominazione di un tipo di attore.
Aperto: Il gruppo è aperto alla partecipazione di membri della rete in funzione dei temi di lavoro affrontati. Questa flessibilità permette di integrare puntualmente membri della rete secondo le problematiche.
Al servizio della rete: Il gruppo di coordinamento è al servizio della rete e non viceversa. I membri della rete possono presentargli proposte di azioni o progetti, che il gruppo aiuta a realizzare o a diffondere.
Autoorganizzato: Il gruppo si autoorganizza e si riunisce trimestralmente per seguire le attività della rete, coordinare le iniziative e preparare gli eventi. Rende conto regolarmente delle sue attività all’insieme dei membri, garantendo così la trasparenza della sua azione.

Strumenti e risorse della rete
La rete francofona si è dotata di diversi strumenti per facilitare la diffusione delle conoscenze, la comunicazione tra membri e l’organizzazione delle attività.
Portale risorse Faro: Il portale MODAL (https://modal-media.com/dossiers/faro/) della FAMDT centralizza in un dossier speciale “Faro” articoli sull’applicazione e l’interpretazione della Convenzione di Faro. Questi articoli possono essere proposti dai membri della rete o essere traduzioni di articoli provenienti dalla rete europea. Questo portale costituisce una base di conoscenze accessibile a tutti.
Libretto Faro: Un libretto pratico online (https://padlet.com/numbpresenceservices/livret-pratique-les-valeurs-des-patrimoines-pour-la-soci-t-deevwl2crf6wmewn), prodotto nell’ambito di una formazione-azione dell’ACCR con la SCIC Les oiseaux de passage, propone diverse risorse: una FAQ su Faro, un glossario dei termini specifici, esempi di applicazioni concrete, una bibliografia, micromoduli di formazione e un elenco di facilitatori. Questo libretto costituisce uno strumento pedagogico per i nuovi membri.
Strumenti di comunicazione: La rete utilizza diversi canali di comunicazione adattati a differenti esigenze. Una framalista permette di seguire le attività della rete e di diffondere le informazioni importanti. Un gruppo WhatsApp, che conta 87 persone, facilita gli scambi rapidi e il coordinamento tra membri attivi nell’attuazione delle attività.
Incontro annuale: L’incontro annuale della rete si tiene su invito di uno dei membri, generalmente in occasione di un evento che organizza. Questa formula permette di scoprire diversi territori e iniziative, mutualizzando al contempo le risorse logistiche. L’incontro annuale è un momento chiave per le decisioni collettive e il rinnovo degli impegni.
Azioni in corso e prospettive
La rete francofona di Faro sviluppa attualmente diverse iniziative.
Appello nazionale per l’adesione ai principi di Faro: Un appello nazionale mira a incoraggiare i comuni, le istituzioni patrimoniali, le cooperative e altri attori ad aderire ai principi della Convenzione di Faro. Questa iniziativa mira a creare una massa critica di attori impegnati, potendo così influenzare le politiche pubbliche e incoraggiare una ratifica ufficiale della Convenzione da parte della Francia.
Rivista speciale “Faro”: Un progetto di edizione di una rivista speciale “Faro” è in preparazione, sul modello europeo di “People, Places and Stories”. Questa pubblicazione permetterà di valorizzare le esperienze francofone di applicazione della Convenzione e di mostrare la diversità degli approcci partecipativi al patrimonio nonché di condividere le questioni politiche sollevate dalla Convenzione di Faro.
Prima visita incrociata di valutazione: Una prima visita incrociata di valutazione tra pari (peer-to-peer) è stata realizzata, sul modello sviluppato a livello europeo. Questa iniziativa permetterà ai membri della rete di condividere le loro esperienze, scambiare sulle loro pratiche e beneficiare di uno sguardo esterno costruttivo sulle loro problematiche. Queste visite incrociate costituiscono uno strumento di apprendimento reciproco e di messa in relazione a partire dal contesto di ciascuna persona.



















Strategie di valorizzazione del patrimonio culturale immateriale per la ricostruzione delle comunità danneggiate dal sisma nell’Italia centrale.

